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Il mio formaggio è caratterizzato dai particolari aromi del larice.

Michael Steiner,

giovane agricoltore e caseificatore dell’Eggemoa Hof (Selva dei Molini, Valle Aurina) affina il formaggio prodotto nel maso dei genitori secondo le proprie idee, facendosi così promotore dell’innovazione del Sudtirolo nel settore agricolo.

La tua esperienza

Reportage

Un giovane agricoltore con il
gusto tocco per il formaggio

Michael Steiner è un ragazzo con molte idee e progetti lungimiranti; potrebbe tranquillamente fare carriera in una grande azienda. A prima vista, anche il lavoro di pilota, che sognava da bambino, sembrerebbe confarsi meglio alla sua personalità, ma Michael ha deciso di dedicare il proprio futuro al formaggio. Durante gli studi presso la scuola agraria di Rotholz, ha sviluppato una passione particolare che non lo ha più abbandonato; per lui era fondamentale avere un lavoro a cui dedicarsi con grande entusiasmo. Un periodo di tirocinio presso un rinomato caseificio svizzero gli ha poi aperto gli occhi su quanto possa essere ampia e variegata la produzione del formaggio. Quest’autunno avvierà la costruzione di un nuovo edificio per la produzione e la degustazione, con un’architettura moderna che rispecchia le sue idee, proprio come i formaggi che produce. Quindici anni fa, i genitori del ventiduenne Michael Steiner, originario di Selva dei Molini, in Valle Aurina, hanno creato una seconda fonte di reddito avviando un caseificio proprio. Volevano continuare a generare valore nel maso, non solo producendo la materia prima, ma anche un prodotto più complesso e pregiato... e ci sono riusciti. Ora tocca alla seconda generazione, che ha molte idee nuove. Michael Steiner non ha soltanto preso in consegna il maso-caseificio dai suoi genitori, ma vuole portarlo avanti con tanta voglia di fare e creatività, per sviluppare prodotti particolari.

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Un marchio di valore

Michael ha capito di voler fare qualcosa di peculiare già durante la propria formazione presso la scuola agraria, e ha deciso così di specializzarsi in produzione casearia. Il suo obiettivo è quello di trasformare il maso in un marchio pregiato, che abbia successo anche fuori dal Sudtirolo. Da ben tre anni sviluppa i suoi prodotti, eppure ritiene di essere ancora all’inizio: ha già commercializzato con successo due tipologie di formaggio, ma vuole fare di più e, soprattutto, ha mire internazionali. Michael ha viaggiato molto e, lavorando nel piccolo stabilimento del famoso “caseificatore pazzo” Willi Schmid, a Lichtensteig (Svizzera), ha imparato cosa è possibile fare con questo latticino. Il giovane ragazzo sudtirolese ha convinto Schmid non solo per il suo impegno, ma anche per le sue idee, e ora i due continuano a sentirsi regolarmente.

Un marchio di valore

Ingredienti del maso

Michael produce formaggio morbido utilizzando il proprio latte crudo: la forma migliore in termini di gusto; crea le sue specialità con il latte del maso e gli ingredienti del proprio bosco, selezionandoli in maniera scrupolosa e impiegando solo quelli migliori… la qualità per lui è fondamentale e va personalmente a raccoglierli. Ad esempio, gli aghi di larice si trovano esposti al sole nel suo bosco di 24 ettari, 200 metri sopra il maso; le cortecce di abete rosso le prende invece sul versante all’ombra, perché lì crescono le varietà migliori. Proprio tra queste cortecce e questi aghi tostati Michael fa invecchiare il suo formaggio, che si impregna di aromi unici e sviluppa la sua particolarità gustativa.

Ingredienti del maso

Questo piccolo caseificio offre sette prodotti diversi: “Steiner”, creato già dai suoi genitori e reso ancora più morbido e cremoso da Michael; “Candidum”, un formaggio a muffa bianca; “Carbo”, un formaggio a pasta dura che invecchia nel carbone di legna; “Floralpina” ed “Herbarius”, due tipologie a pasta morbida con le erbe; “Larix”, con aghi di larice e “Silva”, con la corteccia di abete rosso. Questo giovane ragazzo trova ispirazione dai grandi mastri caseificatori, dalle tipologie di formaggio più note e da antiche tradizioni. Ecco il motivo per cui utilizza anche nomi latini: vuole che sia riconoscibile la storia della cultura casearia nell’area alpina, derivante dai romani.

Una piccola squadra di grande successo

Lui, i suoi genitori e un dipendente part time: ecco il gruppo di Michael. Insieme lavorano ogni giorno 250 litri di latte del maso, da cui producono circa 25 kg di formaggio. Questi prodotti hanno già un mercato di sbocco: tramite partner commerciali riforniscono i negozi di specialità sudtirolesi e le gastronomie; attualmente stanno lavorando anche sul mercato tedesco.

Una piccola squadra di grande successo
Una piccola squadra di grande successo

Il successo ottenuto dà ragione a Steiner, ma ora il suo maso è troppo piccolo e sta progettando di costruirne uno nuovo. Non vuole però solo un edificio più grande per la produzione, ma desidera uno spazio dedicato al formaggio, in cui organizzare degustazioni e concentrare l’attenzione su questo prodotto. C’è molto del suo nei progetti di costruzione, ci pensa da oltre tre anni; da sei mesi si stanno progressivamente concretizzando e un architetto sta lavorando sulle sue idee.

Proprio come Michael Steiner, molti altri giovani contadini contribuiscono a creare un futuro di successo per il Sudtirolo, introducendo nuove idee nei processi di lavorazione tradizionali; plasmano il territorio, le persone e la cultura, favorendo così uno sviluppo costante e continuo.

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Tema

Idee creative danno vita a prodotti particolari

Nessun settore può fare a meno delle innovazioni; sono necessarie per portare avanti lo sviluppo e creare qualcosa di nuovo. Anche l’agricoltura non è da meno: i giovani contadini introducono nei masi nuove tendenze e idee, trovando ispirazione all’estero e creando nuovi prodotti. I processi di lavorazione vengono messi in discussione e ripensati, il packaging, la commercializzazione e il marketing mostrano un nuovo volto e presentano strategie moderne. Così le menti innovative nell’agricoltura rendono il proprio lavoro appassionante e interessante, per se stessi e per gli altri. Con prodotti di nicchia, lavorazioni straordinarie e presentazioni originali, l’agricoltura sudtirolese continua a rinnovare il prestigio del proprio nome in tutto il mondo. I clienti hanno dunque la possibilità di assaporare una qualità elevata e fare nuove esperienze di gusto.

Numeri e fatti

23.300

proprietari del bosco

in Sudtirolo

380

milioni di kg
di latte

forniti ogni anno alle
centrali del latte sudtirolesi

20

milioni di kg di
formaggio di latte di mucca

prodotti ogni anno
in Sudtirolo

80

masi per la
produzione di formaggio

in Sudtirolo