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Ortaggi della Val Venosta

Dal cavolfiore al radicchio, nelle alture della Val Venosta gli ortaggi crescono lentamente, sprigionando così il loro aroma intenso. Appena raccolti e ricchi di nutrienti, passano direttamente dal campo al tuo piatto, senza percorsi intermedi. Il tuo contadino ti garantisce ogni giorno una sana iniezione di vitamine, direttamente dalla tua regione.

Reportage

Un’iniezione di vitamine della Val Venosta, appena raccolte

Cavolfiore, cavolo bianco e rosso, broccoli e diverse insalate: in Val Venosta non crescono solo mele e albicocche, ma anche ortaggi di ogni genere. Sono soprattutto le famiglie contadine con le loro piccole aziende a occuparsi della coltura naturale di queste verdure.

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Lenta maturazione a cielo aperto

In Val Venosta, crauti e simili crescono all’aperto. Questo genere di coltura, per cui la Val Venosta offre le condizioni migliori, rende le piante robuste e arricchisce gli ortaggi di preziose vitamine, minerali e fibre. Grazie alla bonifica del fondovalle avvenuta dopo la Seconda Guerra Mondiale, dai terreni calcarei le piante possono attingere importanti sostanze. Inoltre, le particolarità del clima molto soleggiato con scarse precipitazioni, accompagnato dal famoso vento venostano, creano l’habitat ideale per la crescita. A un’altitudine fino a 1.300 m, le escursioni termiche con giornate calde e notti fresche favoriscono una lenta maturazione delle verdure, cui i contadini lasciano il tempo necessario per sprigionare tutto il loro sapore e la loro croccantezza, mantenendo più a lungo conservabilità e ottima lavorabilità.

Freschi di raccolto, dal campo al piatto

La raccolta di gran parte degli ortaggi ha inizio a giugno/luglio e termina a ottobre. Il momento giusto dipende naturalmente dalla varietà e dallo stato della maturazione che, solo se completa, conferisce alle verdure un aroma particolare. Tale raccolta avviene giornalmente, soprattutto al mattino presto: uno stoccaggio troppo prolungato, infatti, comprometterebbe non solo il sapore ma anche l’apporto di nutrienti. Queste verdure arrivano sul mercato, senza passaggi intermedi, entro poche ore. Contadine e contadini sudtirolesi le vendono infatti presso il maso, ai mercati contadini o in negozi selezionati, oltre che nei punti vendita al dettaglio delle cooperative VIP, l’Unione Produttori di Frutta e Verdura della Val Venosta. Accanto a clienti privati, anche numerosi ristoranti hanno riconosciuto i vantaggi dei prodotti stagionali regionali e puntano con sempre maggiore frequenza su qualità e provenienza sostenibile. 

Reportage fotografico di Horst Niederholzer presso il maso Runcheshof di Laces/Malles

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